Cosa significa SIL?
Questi standard sono stati ampiamente adottati nelle industrie degli idrocarburi e del petrolio e del gas come mezzo per migliorare la sicurezza e la disponibilità dei sistemi strumentati di sicurezza. I livelli di integrità della sicurezza fanno parte di uno schema più ampio chiamato Sicurezza Funzionale che si occupa di tecniche, tecnologie, standard e procedure che aiutano gli operatori a proteggersi dai pericoli. In poche parole, i livelli SIL sono obiettivi applicati all'affidabilità e alle prestazioni dei sistemi di sicurezza usati per proteggere attività pericolose come la raffinazione o la produzione di idrocarburi. Ci sono quattro livelli SIL. Più alto è il rischio associato percepito, più alte sono le prestazioni richieste al sistema di sicurezza e quindi più alto è anche il punteggio SIL. Il sistema strumentato di sicurezza è il livello che si applica ai dispositivi di rivelazione incendio Hochiki, approvati SIL 2. Clicca qui per scoprire tutti i modelli disponibili.
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Senza la necessità di strumenti o conoscenze specialistiche per l'installazione e il funzionamento, Fireray® Hub Reflective si basa sulla tecnologia offerta da Fireray One, aggiungendo la possibilità di allineare, mettere in funzione, configurare e manutenere da terra senza la necessità di attrezzature di accesso.
Vantaggi principali:
Applicazioni ideali:
Fireray HUB non è compatibile con altri rivelatori (testine) e controller (compreso FR5000).
In caso di guasto a FR5000, si potrà accedere ai ricambi FR5000 fino ad esaurimento degli stessi, terminati i quali, sarà necessario sostituire tutto il sistema con FR HUB.
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Nel mercato della sicurezza, la richiesta di sistemi performanti e affidabili è in costante crescita. In questo contesto, il Murena Compact+ di CIAS si distingue come una soluzione innovativa e potente, progettata per semplificare il vostro lavoro e garantire un livello di protezione senza precedenti. Perché Murena Compact+ è la scelta vincente?Tecnologia all'avanguardia per l'affidabilità: Il cuore del Murena Compact+ è la sua tecnologia FSK (Frequency Shift Keying) unita all'analisi Fuzzy Logic. Questa combinazione permette al sensore di distinguere in modo intelligente un intruso da potenziali "falsi allarmi" causati da animali, veicoli o agenti atmosferici come nebbia e sabbia. Potete settare con precisione la dimensione del bersaglio che volete rilevare, eliminando le segnalazioni superflue e riducendo drasticamente gli interventi non necessari. Installazione e configurazione semplificate: Progettato pensando a voi, il Murena Compact+ è più compatto del 30% rispetto al suo predecessore, con un design "screwless" e una staffa integrata che facilita il montaggio e l'orientamento. La gestione remota tramite porte RS485 e IP, resa ancora più efficiente dall'accessorio IP-DOORWAY, vi permette di gestire allarmi, telemetria e alimentazione con un unico cavo (PoE). Questo si traduce in costi e tempi di manodopera notevolmente ridotti. Inoltre, il tool di taratura web-based CIAS TUNER vi consente di configurare il dispositivo anche da smartphone o tablet, ottimizzando il "walking-test" e la messa a punto. Flessibilità e scalabilità per ogni progetto: Che si tratti di un sito ad alto rischio o di un ambiente residenziale, Murena Compact+ si adatta perfettamente. È disponibile in diverse versioni (volumetrica, tenda) con diverse portate, garantendo una copertura precisa e modulare. Il sensore MEMS integrato per l'antimascheramento e la rilevazione anti-spostamento offre un ulteriore livello di sicurezza. La sua certificazione EN-50131 grado 3 e la possibilità di integrarsi con altri sistemi via IP lo rendono ideale per progetti complessi e diversificati. Non perdete l'opportunità di offrire ai vostri clienti una soluzione che non solo protegge, ma lo fa in modo intelligente, efficiente e con la garanzia di un'installazione più rapida e redditizia. Siamo a vostra completa disposizione per ulteriori informazioni e per discutere come Murena Compact+ può essere il valore aggiunto per i vostri progetti.
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Il nome esatto è "rilevatore passivo a infrarossi" (PIR - Passive Infrared), e la parola "passivo" è fondamentale. Significa che il sensore non emette nulla (come farebbe un sensore a microonde attivo), ma si limita a ricevere e a misurare le radiazioni infrarosse presenti nell'ambiente. Il principio di base: calore e infrarossiOgni corpo, inclusi gli esseri umani e gli animali, emette radiazioni infrarosse, che non sono visibili all'occhio umano ma sono percepibili come calore. L'intensità di queste radiazioni dipende dalla temperatura del corpo stesso. Un corpo umano, ad esempio, ha una temperatura media di circa 37°C e irradia costantemente energia infrarossa. Il cuore del rilevatore PIR è un sensore piroelettrico. Questo sensore è in grado di rilevare le variazioni di energia infrarossa che lo colpiscono. Quando un corpo caldo (come una persona) si muove nel campo visivo del sensore, l'energia infrarossa che riceve cambia rapidamente. Il ruolo della lente di FresnelQui entra in gioco la lente di Fresnel. Questo è l'elemento chiave che permette al rilevatore di funzionare in modo efficiente. La lente di Fresnel è una lente speciale, solitamente in plastica, che ha una superficie segmentata in piccole sezioni concentriche. La sua funzione è duplice:
Il risultato è una griglia di sensibilità. Immagina il campo visivo del sensore come una serie di raggi invisibili che partono dal dispositivo e si estendono nell'ambiente. Il meccanismo di allarmeQuando una persona si muove attraverso questo campo visivo, il suo corpo caldo attraversa alternativamente una zona sensibile e una zona cieca (o una zona sensibile e un'altra zona sensibile). Questa transizione provoca una variazione rapida e significativa della quantità di energia infrarossa che colpisce il sensore piroelettrico.
Questa alternanza di "caldo-freddo" (o meglio, "più infrarosso - meno infrarosso") viene interpretata dal circuito elettronico del rilevatore come un movimento. Se l'intensità e la velocità di questa variazione superano una soglia predefinita, il rilevatore invia un segnale di allarme alla centrale. Riepilogo in sintesi
In pratica, la lente di Fresnel è ciò che rende il sensore PIR direzionale e sensibile ai movimenti, piuttosto che a un semplice aumento generale della temperatura ambiente. È un componente geniale che, con una struttura semplice ed economica, permette di ottenere un sistema di rilevamento molto efficace per la protezione antintrusione.
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Proseguiamo il nostro ciclo di approfondimenti tecnici con i sistemi di rilevazione allagamento, essenziali per la protezione di ambienti critici come le sale CED (Centro Elaborazione Dati). In una sala CED, la presenza di liquidi, anche in minime quantità, può avere conseguenze catastrofiche sui server, sulle apparecchiature di rete e sui sistemi di storage. I sistemi di rilevazione allagamento impiegano diverse tecnologie: sensori puntiformi per aree specifiche (sotto condizionatori, rack) o cavi sensori a zone per la protezione perimetrale o sotto i pavimenti flottanti. Questi sensori rilevano la presenza di acqua o altri liquidi conduttivi, generando un segnale che può essere integrato con un sistema BMS (Building Management System) o direttamente con un sistema di allarme locale. La rapidità di rilevamento è cruciale per attivare pompe di drenaggio, chiusure automatiche di valvole o semplicemente allertare il personale per un intervento immediato, minimizzando il downtime e i danni economici. Riferimento Normativo: Sebbene non esista una norma UNI/EN 54 specifica per la rilevazione allagamenti come per gli incendi, la necessità di proteggere le infrastrutture critiche è fortemente implicata da normative internazionali e best practice di settore. La norma ISO/IEC 27001 (Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni) impone misure di sicurezza fisica, tra cui la prevenzione e la gestione dei danni da acqua, come parte integrante della protezione dei dati. In aggiunta, la serie di norme UNI EN 50600 ("Infrastrutture e impianti dei data center") fornisce linee guida dettagliate per la progettazione e la gestione dei data center, includendo raccomandazioni specifiche per la rilevazione e la gestione dei rischi ambientali, tra cui gli allagamenti, al fine di garantire la continuità operativa (uptime) e la resilienza dell'infrastruttura. Restiamo a tua disposizione per discutere soluzioni avanzate e integrate per la sicurezza dei tuoi Data Center. Contattaci oggi stesso!
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Ci troviamo oggi ad approfondire l'importanza tecnica dei pannelli ripetitori remoti all'interno di un sistema di rilevazione incendio, con un focus sulla loro implementazione conforme alla normativa.I pannelli ripetitori, o pannelli remoti, non sono semplici repliche visive della centrale principale. Sono dispositivi che, tramite un bus di comunicazione dedicato (spesso RS-485 o Ethernet su IP), consentono la visualizzazione in tempo reale dello stato del sistema, l'individuazione puntuale dell'evento (es. indirizzo del rivelatore o zona in allarme), e in alcuni casi, anche l'esecuzione di comandi (es. silenziamento sirene, reset del sistema), previo controllo degli accessi. L'installazione di questi pannelli in postazioni presidiate, come sale controllo o portinerie, riduce drasticamente i tempi di reazione in caso di allarme, fornendo un'immediata comprensione della situazione e della localizzazione dell'incendio, ottimizzando l'intervento delle squadre di emergenza e del personale di sicurezza. Riferimento Normativo: La norma UNI EN 54-14 "Sistemi di rivelazione e di segnalazione incendi - Parte 14: Linee guida per la progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione" fornisce indicazioni specifiche sull'uso e sul posizionamento dei pannelli ripetitori. Pur non essendoci una parte dedicata esclusivamente ai ripetitori nella serie EN 54 come per altri componenti, la EN 54-14 li inquadra come parte integrante del sistema, specificando i requisiti per la trasmissione delle informazioni e la gestione degli allarmi al fine di garantire un'efficace operatività e una chiara identificazione del punto dell'incendio. Se hai altre domande o dubbi contattaci! Siamo a tua disposizione per una consulenza sulla configurazione ottimale dei pannelli ripetitori nei tuoi progetti.
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Proseguiamo l'analisi tecnica sui sistemi di rilevazione incendio, concentrandoci oggi sulle unità di alimentazione supplementari e sulla loro supervisione, aspetti critici per la continuità operativa del sistema. L'affidabilità di un sistema antincendio dipende fortemente dalla sua alimentazione. Le unità di alimentazione, tipicamente basate su accumulatori (batterie tampone) e circuiti di carica, devono garantire la piena operatività del sistema per un tempo predefinito in assenza di alimentazione di rete. Questo include non solo la centrale, ma anche tutti i rivelatori e i dispositivi di segnalazione. La supervisione tecnica di queste unità è fondamentale: essa prevede il monitoraggio costante della tensione di carica, della corrente di scarica e della salute degli accumulatori. Eventuali anomalie (es. batteria scarica, guasto al caricabatterie) devono essere immediatamente segnalate alla centrale per un intervento manutentivo proattivo. Questo assicura che il sistema sia sempre pronto a rispondere a un'emergenza, anche in condizioni critiche. Riferimento Normativo: Le specifiche tecniche e i requisiti prestazionali per le apparecchiature di alimentazione (PSU) utilizzate nei sistemi di rivelazione e di segnalazione incendio sono dettagliatamente definiti dalla norma UNI EN 54-4. Questa norma stabilisce i criteri per la loro progettazione, i test di funzionamento, la capacità di erogazione e le modalità di supervisione, garantendo che le unità di alimentazione siano robuste e affidabili in ogni condizione operativa. Per ulteriori dettagli tecnici o per una valutazione delle soluzioni più idonee, non esitare a contattarci.
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Oggi desideriamo fornirti un approfondimento tecnico essenziale sui dispositivi di segnalazione visiva e ottico-acustica nei sistemi di rilevazione incendio, chiarendo la distinzione fondamentale tra i Visual Alarm Devices (VAD) e i Visual Indicating Devices (VID), e la loro conformità normativa. La corretta implementazione dei dispositivi di segnalazione è critica per l'evacuazione e la sicurezza. È fondamentale distinguere tra dispositivi destinati all'allarme primario e quelli per l'indicazione supplementare. Dispositivi di Segnalazione Acustica (Sirene) e Ottico-AcusticiLe sirene acustiche e le targhe ottico-acustiche integrate rappresentano la componente uditiva e visiva dell'allarme incendio. Dal punto di vista tecnico:
VAD (Visual Alarm Devices) vs. VID (Visual Indicating Devices)Questa è una distinzione cruciale per la conformità e l'efficacia del sistema:
Riferimenti Normativi Chiave
La comprensione di queste differenze è cruciale per la progettazione di sistemi antincendio che non solo siano tecnicamente validi, ma anche pienamente conformi alle normative vigenti, garantendo la massima sicurezza per gli occupanti. Siamo a tua disposizione per una consulenza approfondita su questi aspetti tecnici e per l'ottimizzazione dei tuoi progetti. Contattaci per una consulenza gratuita!
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In alcuni contesti, la velocità di rilevazione e la massima sensibilità sono requisiti imprescindibili per la protezione di beni di alto valore, dati critici o processi vitali. I sistemi di rilevazione fumo tradizionali, pur efficaci, potrebbero non essere sufficienti in ambienti dove anche la più piccola traccia di fumo deve essere rilevata istantaneamente. È qui che i sistemi di rilevazione fumo ad aspirazione si distinguono, offrendo un livello di protezione ineguagliabile. Come Funzionano e Perché Sono Superiori? A differenza dei rivelatori puntiformi che attendono che il fumo raggiunga la loro cella di rilevazione, i sistemi ad aspirazione prelevano attivamente campioni d'aria attraverso una rete di tubi capillari installati nell'ambiente. L'aria campionata viene poi analizzata da una camera di rilevazione laser ad alta sensibilità, capace di identificare particelle di fumo microscopiche molto prima che siano visibili o percepibili. Contesti di Utilizzo Ideali e Vantaggi per l'Installatore/Progettista:
Vantaggi per Te:
Riferimenti Normativi: L'impiego dei sistemi ad aspirazione è regolamentato dalla norma UNI EN 54-20, che ne definisce i requisiti e le modalità di prova. La progettazione e installazione seguono le indicazioni della UNI 9795:2021, che ne riconosce la validità per la protezione di aree sensibili. Siamo orgogliosi di offrire i più avanzati sistemi di rilevazione fumo ad aspirazione, garantendoti prodotti all'avanguardia e il supporto tecnico per integrare queste soluzioni ad altissima performance nei tuoi progetti più esigenti. Vuoi scoprire come i sistemi ad aspirazione possono elevare il livello di sicurezza dei tuoi prossimi impianti? Contattaci per una consulenza gratuita!
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Affrontare la rilevazione fumo in spazi ampi e con altezze elevate, come capannoni industriali, centri commerciali, depositi o atri, può essere una sfida. I rilevatori puntiformi tradizionali possono risultare insufficienti o eccessivamente costosi da installare in grandi quantità. La risposta a questa esigenza sono le barriere lineari di fumo, una tecnologia affidabile e versatile che offre una copertura estesa con meno dispositivi. Cosa sono e come funzionano? Le barriere lineari sono composte da un'unità trasmettitore che emette un fascio infrarosso e un'unità ricevitore (o un riflettore nel caso di unità trasmettitore/ricevitore combinate) che lo rileva. Se il fumo attraversa il fascio, ne attenua il segnale, e se l'attenuazione supera una soglia predefinita, viene generato un allarme. Applicazioni e Vantaggi Chiave:
Installazione e Limiti di Impiego:
Forniamo una vasta gamma di barriere lineari di fumo, certificate e conformi alle più severe normative, per aiutarti a progettare e installare impianti di rilevazione fumo all'avanguardia anche negli ambienti più complessi. Hai un progetto con grandi volumi da proteggere? Contattaci per una consulenza gratuita!
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